La curcuma, è una spezia in polvere ricavata dal rizoma della Curcuma longa, una pianta della stessa famiglia dello zenzero, ed è una delle spezie più utilizzate in Ayurveda come cura e per i trattamenti, ormai da tempo è “di moda” anche in occidente e così mi è capitato di parlare con persone che ne mettono una spolverata un po’ ovunque: su riso, verdure, carne e addirittura nello yogurt. Però non tutti sanno che la curcuma in polvere deve essere preparata o cucinata per poter offrire tutti i suoi effetti benefici.
Vediamo come utilizzarla:
- Come spezia in cucina: aggiungendola ai cibi sin dall’inizio della cottura, insieme al pepe nero – se gradito – che la rende biodisponibile, ovvero maggiormente fruibile per il nostro organismo.
- Come decotto: meglio se dal rizoma fresco, che è simile a quello dello zenzero ma più piccolo e giallo intenso o arancione all’interno. Per una tazza: bollire per 20 minuti un pezzo della grandezza di un centimetro circa, tagliato a rondelle.
- Con il golden milk o latte d’oro, per cui è utile preparare prima la pasta di curcuma, di cui sono presenti diverse varianti e ti riporto di seguito la ricetta che utilizzo io.
- Si trovan, inoltre, numerosi integratori naturali.
- In India viene applicata sulla pelle come pasta/crema:
- Su punture di insetti, foruncoli, ferite o morsi di animali.
- Su tutto il corpo per purificare la pelle in modo profondo e sottile, a volte insieme alla pasta di sandalo.
- Come rituale di bellezza per la futura sposa per renderne la pelle dorata e luminosa.
Perché utilizzarla:
Sono davvero tanti i benefici della curcuma, in particolare della curcumina:
- antiossidante
- antinfiammatoria, molto utilizzata in caso di infiammazioni croniche
- cicatrizzante
- antisettica
- antibatterica
- rinforza le difese immunitarie
- antitumorale
- depura e protegge il fegato
- depurativa per il sangue
- utile a purificare corpo e mente
- rende più flessibili le articolazioni
- utile in caso di disturbi intestinali
- aiuta la digestione
- bilancia i tre dosha o energie ayurvediche: Vata, Pitta e Kapha
Pasta di curcuma e Golden Milk, una ricetta:
- Prima preparo la pasta di curcuma, con i seguenti ingredienti:
- 1 parte di curcuma in polvere, ad esempio una tazzina da caffè
- 3/4 parti di acqua, ad esempio tre/quattro tazzine da caffè
- Mezzo cucchiaino da caffè di pepe nero in polvere
- Metto il tutto in una pentola antiaderente e faccio bollire da 20 a 30 minuti, mescolando spesso, soprattutto quando si asciuga l’acqua, finché ottengo un composto denso: questa è la pasta di curcuma che posso conservare fino a 40 giorni in frigorifero ed è già pronta per essere messa ovunque, anche nello yogurt.
- Ogni giorno ne metto un cucchiaino in una tazza di latte – anche vegetale – con un cucchiaino di olio (io utilizzo quello di cocco o di mandorla), ed ecco il latte d’oro o golden milk a cui io aggiungo un pizzico di cannella, ma in base ai propri gusti personali è possibile aggiungere anche un pizzico di cacao, di noce moscata o di cardamomo.
Il latte d’oro fa parte delle mie routine stagionali, quelle che in Ayurveda si chiamano Ritu Charya, di norma faccio un ciclo di 20 o 30 giorni tra febbraio e marzo e a volte un altro tra ottobre e novembre.

Leggendo il lungo elenco di proprietà della curcuma verrebbe davvero voglia di usarla sempre, ovunque, ma come in tutte le cose è sempre meglio evitare l’eccesso.
Controindicazioni:
Meglio evitare l’utilizzo della curcuma per chi ha calcoli e renella nella cistifellea (o colecisti) e problemi alle vie biliari, perché aumentando il flusso biliare, li potrebbe prevenire ma, se i calcoli fossero già presenti, potrebbe scatenare una colica.
Con un buon utilizzo potrai sperimentare benessere e salute che questa preziosa spezia ti offre!
Ranjani Cristina Sole