Tra fine gennaio e inizio febbraio nella ruota dell’anno celtica siamo a Imbolc – 1 e 2 febbraio -, a metà strada tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, in questo stesso periodo, in India si festeggia la primavera con Vasanta Pañcamī, il quinto giorno di luna crescente, il 29 gennaio per il 2020.
Nell’antichità, vivendo in armonia con i cicli della natura, questo era un periodo dell’anno molto importante perché si iniziava a percepire il netto cambio di luce: pur essendo ancora inverno, siamo sulla soglia di una nuova apertura che ci fa intravedere la primavera.
Questo è il periodo ideale per la purificazione del corpo e per la pulizia dei nostri territori, per i nuovi inizi e per fare spazio a tutto ciò che la nuova stagione ci porterà.
Le feste sono passate, ti sei concesso di mangiare un po’ più del solito, di eccedere con i dolci o con ciò di cui sei goloso, anche per questo è un buon momento per la depurazione, per un’alimentazione sana e nutriente ma non pesante: consumare verdure di stagione, utilizzare erbe e spezie amare e astringenti, ridurre gli zuccheri, bere tisane calde con tarassaco, carciofo, cardo, ortica oppure curcuma. Per l’Ayurveda, mantenendo sempre l’attenzione sull’equilibrio della tua costituzione e a come si muovono le tue energie primarie: vata, pitta o kapha, in questa stagione.
È il momento di fare ordine, pulire la tua casa e il tuo posto di lavoro ed eliminare tutto ciò che ingombra, che è di troppo. Fare un buon decluttering dei tuoi territori, spesso ti aiuta a farlo anche mentalmente, con i pensieri inutili e ingombranti così facendo ripulirai anche lo spazio interiore.
Vasanta Pañcamī è il giorno in cui si onora Sarasvatī, dea della conoscenza, della parola, della poesia, della cultura e delle arti, per liberarci dalla pigrizia, dalla lentezza, dall’ignoranza, che tradotto in elementi della natura significa per farci uscire dall’inverno che secondo la cultura Vedica ha proprio queste caratteristiche, anche l’ignoranza infatti può essere semplicemente vista come la mancanza di luce necessaria a vedere e conoscere.

A Imbolc nell’antica Europa si celebrava Brigit, dea della luce, del triplice fuoco, dei guaritori, dei poeti e dei fabbri, la vergine primavera che sta giungendo per occupare il posto dell’inverno.
Sarasvatī in questa circostanza viene chiamata anche Jagaddhatri, che significa nutrice del mondo.
Per rendere omaggio a Brigit si intrecciavano le spighe dei cereali, conservate dall’ultima mietitura, simbolo del seme offerto per la prosperità del nuovo raccolto.
Luoghi lontani e culture diverse solo in apparenza, ma talmente connesse con l’energia dell’Universo da avere una radice e un’essenza comune!
Grazie all’energia potente e feconda di queste Dee, si tratta di giorni propizi per dare inizio a un nuovo lavoro, un progetto importante, apprendere una nuova arte, imparare qualcosa di nuovo.
Approfittiamo dunque di questo mese di gennaio per preparare il territorio – il corpo e gli spazi in cui viviamo – per poi concludere con un semplice rituale, sceglierai tu se farlo il 29 gennaio o l’1 e 2 febbraio, l’energia sarà comunque altrettanto forte:
- Fai il giro della tua casa con un bastoncino di incenso o di palo santo e dirigi il tuo intento nel pulire e alleggerire,
- Siedi al centro o nel posto speciale che hai scelto in casa tua e concediti qualche minuto di silenzio per “stare” e respirare, senza fare nulla,
- Infine, accendi una candela bianca e rivolgi l’attenzione a ciò che vuoi iniziare: a nuovi studi, ai tuoi progetti, ai semi che stai ponendo per questo nuovo anno.
Vedrai che ciò che hai più a cuore beneficerà della luce e del calore che gli stai offrendo e potrà mettere solide radici nello spazio che hai creato.
Preparati per un abbondante raccolto!
Ranjani Cristina Sole